8 Ott 2013
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Chi è libero di gestire il proprio tempo, di solito, è felice. | |
Come si fa ad aumentare la produttività?
Semplice: un lavoro si giudica dal risultato, non dal tempo o dal modo impiegato per raggiungerlo. Ai miei collaboratori, quand’è possibile, e spesso è possibile, non impongo un orario: facciano quel che vogliono, quando vogliono, come vogliono. L’importante è che lo facciano: in tempo, e bene. Se una persona trascorre la giornata giochicchiando col tablet, non porterà a termine l’incarico, o lo realizzerà in maniera sciatta. Il problema, spesso, è nella testa dei datori di lavoro. Controllare costantemente i dipendenti, per alcuni, è un sottile piacere (con risvolti sadici). Per altri è solo un errore, che nasce dall’insicurezza. Se il tipo di lavoro lo consente, meglio lasciare libero chi lavora. Con me è stato fatto: detesto essere controllato, voglio venir giudicato dai risultati; e i miei capi (a cominciare da Montanelli) lo hanno sempre capito. Non solo. Chi è libero di gestire il proprio tempo, di solito, è felice. Chi è felice, lavora bene. Chi lavora bene, quasi sempre, produce buoni risultati. Beppe Severgnini |
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postato da Claudio Maffei alle 18:48 | commenti presenti [0] |
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